I data center e il futuro del fabbisogno di energia elettrica

AleaSoft Energy Forecasting, 23 dicembre 2025. La crescita esplosiva dei Data Center li ha resi una delle fonti di fabbisogno elettrica più rilevanti nel panorama globale e il loro ruolo nel sistema elettrico è solo all’inizio. Si prevede che continueranno a svilupparsi nel prossimo futuro, con un impatto ancora maggiore sul fabbisogno. Ma cosa implica questo per la transizione energetica?

L’impatto dei data center sul fabbisogno

L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) stima che il fabbisogno dei centri dati rappresenti l’1,5% del fabbisogno globale, pari a circa 415 TWh. Secondo la stessa agenzia, ciò comporta una crescita annua del 12% negli ultimi 5 anni.

Nello stesso periodo di tempo, nei prossimi cinque anni, si prevede che questo settore supererà il doppio del suo consumo attuale e raggiungerà i 945 TWh nel 2030, circa il 3% del consumo globale previsto per quell’anno. Questa crescita è senza precedenti e dimostra la fiducia che gli investitori ripongono in questo mercato a lungo termine.

Sources E- nergy DataCenters Edited_from_IEA

Soddisfare il fabbisogno dei data center

Con queste aspettative, questi centri rappresentano una sfida complessa per la transizione energetica. Il loro elevato consumo energetico e la necessità di funzionare 24 ore su 24 possono mettere a dura prova la capacità del sistema di mantenere l’approvvigionamento e raggiungere contemporaneamente gli obiettivi di sostenibilità.

Il fabbisogno di questi centri è tale che alcune delle più grandi aziende stanno cercando di produrre energia in proprio. Microsoft sta per riaprire una centrale nucleare negli Stati Uniti esclusivamente per i propri data center, mentre altri concorrenti come OpenAI hanno manifestato interesse per la produzione di energia nucleare.

Oggi la principale fonte di energia elettrica per i data center è il carbone (30%), principalmente grazie al contributo della Cina, seguito dalle energie rinnovabili (27%), dal gas naturale (26%) e dall’energia nucleare (15%). Nel 2024 le emissioni di CO2 correlate al consumo dei data center erano stimate intorno ai 220 milioni di tonnellate e per il 2035 si prevede che aumenteranno fino a 320 milioni.

Si prevede che entro il 2030 il gas naturale e il carbone copriranno il 40% del fabbisogno proveniente da questi centri. Inoltre, fungono da motori per questi combustibili, creando fabbisogno e finanziando nuovi impianti.

Sostenibilità nell’uso dei Data Center

Detto questo, le energie rinnovabili sono le fonti energetiche che hanno registrato il maggiore aumento di utilizzo da parte dei data center. Alcuni dei maggiori sviluppatori di data center stanno anche investendo nella produzione di energia rinnovabile e stipulando contratti PPA con produttori di energia rinnovabile. Si prevede che entro il 2035 l’equilibrio non sarà più sbilanciato a favore delle centrali a carbone.

A lungo termine, si prevede che le energie rinnovabili prenderanno il sopravvento e copriranno la maggior parte del fabbisogno dei data center nel 2035. Uno dei motivi che frena lo slancio delle energie rinnovabili sono le lunghe code per connettersi alla rete.

Impegno verso data center più sostenibili

In Europa è già in fase di preparazione una roadmap strategica, che sarà pubblicata nel 2026, in cui saranno presentate possibili soluzioni all’attuale e futura esplosione del fabbisogno.

Oggi ci sono già diversi punti chiave da tenere in considerazione per integrare i data center insieme alla nuovo fabbisogno che essi comportano.

La stessa Unione Europea sottolinea l’importanza della digitalizzazione del mercato elettrico come una delle priorità. L’obiettivo è aumentare l’efficienza del sistema per poter raggiungere l’integrazione sostenibile dei centri dati.

Ma un altro pezzo importante del puzzle sarà lo stoccaggio dell’energia. L’ibridazione con impianti rinnovabili consentirebbe loro di coprire il fabbisogno nelle ore di bassa produzione, utilizzando l’eccedenza delle ore di massima produzione immagazzinata nelle batterie.

Inoltre, l’introduzione delle batterie nella rete elettrica ne aumenterà la flessibilità, ridurrà le perdite e contribuirà a mantenere costante l’approvvigionamento.

Previsioni e analisi di AleaSoft Energy Forecasting per progetti rinnovabili e di stoccaggio

AleaSoft Energy Forecasting, attraverso la sua divisione AleaGreen, fornisce previsioni a lungo termine, essenziali per il finanziamento di progetti di energie rinnovabili e la firma di contratti PPA, la valutazione di asset e la generazione di strategie di copertura. Tra i servizi offerti da AleaGreen figurano le previsioni di produzione per diversi tipi di impianti rinnovabili accompagnate dalle corrispondenti previsioni di prezzo oltre alle previsioni di garanzie di origine.

Inoltre, la divisione AleaStorage analizza la fattibilità dei progetti di stoccaggio con batterie, sia stand alone che in ibridazione con impianti rinnovabili, stimandone i ricavi e la redditività a lungo termine, ottimizzandone il funzionamento e fornendo analisi personalizzate per diversi modelli di business.

Fonte: AleaSoft Energy Forecasting.

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