È lo stesso impianto elettrico di 20 anni fa?

AleaSoft Energy Forecasting, 25 giugno 2025. Il sistema elettrico spagnolo è cambiato radicalmente negli ultimi due decenni, con la crescita delle energie rinnovabili e dell’autoconsumo. Tuttavia, le reti non si sono sempre evolute allo stesso ritmo. In un contesto di generazione distribuita e flussi bidirezionali, è urgente modernizzare la rete, digitalizzare le infrastrutture e rafforzare la pianificazione per garantire la stabilità e passare a un sistema al 100% rinnovabile.

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Due decenni fa, il sistema elettrico spagnolo era basato quasi esclusivamente su un modello centralizzato. Grandi impianti termici, nucleari e idroelettrici producevano elettricità che, attraverso reti di trasmissione e distribuzione progettate per un flusso unidirezionale, arrivava ai consumatori. Oggi, però, questo sistema è profondamente cambiato. Ma l’infrastruttura di rete che lo supporta è cambiata allo stesso ritmo?

Dalla rete passiva al sistema complesso

No, non è lo stesso sistema elettrico. Sebbene i pilastri fondamentali rimangano le reti di trasmissione e distribuzione, la loro funzione e i loro requisiti sono cambiati radicalmente. Le reti non si limitano più a trasportare l’elettricità dalle grandi centrali elettriche alle famiglie. Ora devono gestire l’apporto di milioni di piccoli generatori, dai grandi parchi fotovoltaici o eolici alle installazioni residenziali per l’autoconsumo.

Negli ultimi 20 anni, la generazione rinnovabile è passata dal rappresentare meno del 20% della produzione annuale di elettricità a più del 50%. Inoltre, l’autoconsumo ha conosciuto un boom notevole: da aneddotica è diventata una tendenza inarrestabile, con centinaia di migliaia di tetti che producono elettricità. Secondo i dati dell’APPA, l’Associazione delle Imprese per le Energie Rinnovabili, nel 2024 il 3,7% del fabbisogno elettrico nazionale sarà coperto da energia proveniente dall’autoconsumo, mentre sette anni prima, nel 2017, questa percentuale raggiungeva appena lo 0,1%.

Le reti sono cresciute allo stesso ritmo?

In termini fisici, la rete è cresciuta. Sono state installate nuove linee di trasmissione, interconnessioni e sottostazioni. Come afferma la dialettica materialista, “i cambiamenti quantitativi producono cambiamenti qualitativi”, e questo principio può essere applicato al sistema elettrico. Non si tratta solo di un aumento delle dimensioni della rete, ma di un cambiamento qualitativo rispetto a 20 anni fa, quando l’eolico e il fotovoltaico non facevano ancora parte del mix.

Tuttavia, questa crescita non è sempre stata proporzionale all’aumento della generazione distribuita o ai nuovi requisiti del sistema. Molte reti di distribuzione continuano a funzionare con un’architettura progettata per il XX secolo, senza la flessibilità e la digitalizzazione richieste dal nuovo paradigma.

Gli investimenti ci sono stati, ma non sono stati sufficienti. La priorità è stata data ai grandi progetti di interconnessione e di rafforzamento della trasmissione, ma si è investito poco nell’adeguamento delle reti di distribuzione, che sono le più colpite dalla crescita dell’autoconsumo e della generazione distribuita.

Protezione e stabilità: nuove sfide

Anche il sistema di protezione ha dovuto adattarsi. La logica di protezione unidirezionale è stata sostituita da configurazioni più complesse che devono gestire flussi bidirezionali, intermittenza delle fonti rinnovabili e rapide variazioni di tensione e frequenza. Tuttavia, molte reti non dispongono ancora di protezioni moderne adatte a queste nuove condizioni operative.

Di conseguenza, l’instabilità è aumentata. Non perché le energie rinnovabili siano “instabili” di per sé, ma perché il sistema non era pronto a integrarle su scala massiccia senza accompagnare tale transizione con investimenti in reti intelligenti, automazione, accumulo di energia e gestione del fabbisogno.

Come si può migliorare?

Per passare a un sistema elettrico più stabile e adatto alla nuova realtà, è essenziale accelerare gli investimenti nella digitalizzazione delle reti, incorporando sistemi di controllo remoto e strumenti di gestione in tempo reale che consentano un funzionamento più dinamico e intelligente. È inoltre essenziale modernizzare i sistemi di protezione, dotandoli di una logica adattiva e della capacità di gestire microtagli e flussi bidirezionali, caratteristiche essenziali in un ambiente ad alta penetrazione di fonti rinnovabili.

Gli investimenti nell’accumulo di energia, sia su scala di rete che in soluzioni dietro al contatore, diventano fondamentali per assorbire la generazione occasionale in eccesso, gestire gli squilibri e contribuire alla stabilità del sistema. Inoltre, la pianificazione deve essere coerente. Non è sufficiente autorizzare nuova energia rinnovabile se non si garantisce che ci sia la disponibilità di rete per evacuarla e che la rete sia adeguata a gestirla. Infine, è necessario incoraggiare una gestione attiva del fabbisogno, promuovendo la partecipazione dei consumatori alla flessibilità del sistema, modulando i loro consumi per favorire l’equilibrio del sistema.

Le reti, un pilastro strategico della transizione energetica

La transizione energetica non riguarda solo la generazione da fonti rinnovabili. Richiede una rete robusta, intelligente e pronta. Il sistema elettrico non è più lo stesso di 20 anni fa, ma le reti non si sono sempre evolute allo stesso ritmo. È urgente che la pianificazione energetica includa la modernizzazione della rete come elemento centrale se si vuole raggiungere un futuro stabile e al 100% rinnovabile.

Strumenti di AleaSoft Energy Forecasting per la gestione dell’energia e lo sviluppo di progetti con lo storage

AleaSoft Energy Forecasting, attraverso la sua divisione AleaBlue, fornisce previsioni sui mercati dell’elettricità a breve e medio termine. Queste previsioni sono strumenti essenziali per la gestione dell’energia, la pianificazione, le offerte, la gestione del rischio e la copertura. Inoltre, vengono prodotte previsioni sul fabbisogno e sui prezzi per i servizi di regolazione e i mercati intraday, questi ultimi particolarmente utili per l’arbitraggio dei prezzi con i sistemi di accumulo dell’energia.

La divisione AleaStorage è specializzata nell’analisi di progetti di accumulo di energia. I servizi offerti comprendono studi per stimare i ricavi e la redditività, ottimizzare il dimensionamento delle batterie nei sistemi ibridi con le energie rinnovabili e valutare i diversi modelli di business associati allo stoccaggio di energia.

Fonte: AleaSoft Energy Forecasting.

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