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Intervista ad Aleasoft con il quotidiano spagnolo La Vanguardia

Intervista ad Antonio Delgado Rigal, Direttore Generale di AleaSoft, publicata nel quotidiano spagnolo La vanguardia, Lunedì 7 settembre 2015.

Aleasoft prevede di fare il salto

Un articolo di Mar Galtés

Antonio Delgado spiega che è arrivato a Barcellona da Cuba ventidue anni fa per fare un dottorato di ricerca in Intelligenza Artificiale presso l’Università Politecnica della Catalogna (UPC). “Nella mia tesi ho creato una metodologia basata su una combinazione di statistica e reti neuronali, e l’ho applicata al settore dell’energia per fare migliori previsioni del consumo e dei prezzi del mercato elettrico. L’elettricità non può essere immagazzinata, e le previsioni sono fondamentali “. Così nel 1999 fu fondata AleaSoft, e fu la prima azienda creata con il programma Innova promosso dall’UPC, pioniere nel coinvolgimento delle istituzioni nel favorire la creazione di start-up.

Il primo cliente di AleaSoft fu Endesa: a quell’epoca ebbe luogo la liberalizzazione del mercato elettrico. Successivamente cominciarono a lavorare per Unión Fenosa, Gas Natural, Iberdrola, Viesgo, Red Eléctrica, piccoli dettaglianti,etc. “Facciamo anche previsioni di energia eolica, solare… In Spagna, il consumo dipende fondamentalmente dalla temperatura. In altri paesi, come i paesi nordici, influisce molto il vento o la luminosità”. Fanno previsioni orarie, con un orizzonte di tre giorni o tre anni… come Delgado spiega: “È da 16 anni che la nostra azienda è operativa e la nostra metodologia, la combinazione di strumenti di statistica e di reti neuronali, continua ad essere innovativa: è il nostro vantaggio competitivo. Nel 2014 con un team di 15 persone (quattro sono dottori) a Barcellona, l’azienda ha avuto un volume d’affari pari a 1,2 milioni di euro con un profitto netto di mezzo milione, spiega. Il 60% della sua attività si trova in Spagna e il resto in Italia, Norvegia, Belgio, Germania, Francia e Regno Unito. Il suo modello d’impresa si basa sulla vendita delle previsioni o sugli strumenti per le previsioni.

Tre anni fa l’UPC uscì dall’azionariato di AleaSoft, che aveva un valore pari a cinque milioni di euro. Finora l’azienda ha mantenuto “una crescita lenta, una crescita prudente”, ma quest’anno ha lanciato un piano per accelerare questo processo, spiega Delgado. In una prima fase, l’obiettivo è intensificare la crescita in Europa Occidentale: nel 2016 punta a diventare praticamente il doppio di quello che è ora e ad avere un volume d’affari pari a due milioni… “Investiamo la maggior parte delle nostre risorse in R&S, perfezionando i nostri modelli, e dobbiamo essere più aggressivi dal punto di vista commerciale”. Quest’anno l’azienda prevede di contrattare dieci persone in più.

In una seconda fase, AleaSoft si propone di raggiungere gli Stati Uniti e l’Asia e non esclude la possibilità di comprarci un’azienda. Secondo il piano, tra cinque anni AleaSoft potrebbe avere un valore pari a 25 milioni. Al fine di realizzare tale obiettivo, cercheranno investitori o alleanze strategiche. “Pero non abbiamo alcuna urgenza. La nostra priorità è mantenere l’equilibrio tra fatturato e redditività”.

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